Lo scorso 31 marzo sono stati depositati presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendum che chiedono l´abrogazione della legge Ronchi approvata dall´attuale governo e delle norme approvate da altri governi in passato (compresi quelli di centrosinistra) che hanno aperto le porte della gestione dell´acqua ai privati e fatto della risorsa bene comune per eccellenza una merce.
La raccolta delle 500 mila firme necessarie per l´ammissione dei referendum inizierà nel fine settimana del 24-25 aprile, una data simbolo per quella che il Forum dei Movimenti per l´Acqua intende come la Liberazione dell´acqua dalle logiche di profitto.
Anche Crotone si sta organizzando per promuovere e realizzare la raccolta firme. Infatti, il prossimo lunedì 19 aprile, alle ore 17.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Crotone si terrà un incontro volto a raccogliere le adesioni al Comitato provinciale, promosso dall´Associazione Meklaie e dal Consigliere dell´Amministrazione comunale di Crotone Sergio Contarino.
I cittadini, le associazioni e gli altri soggetti interessati sono invitati a partecipare.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l´associazione Meklaie via mail info@meklaie.org o telefonicamente ai numeri 333.8103623 o – 3382960462.
Dal punto di vista normativo, l´approvazione dei tre quesiti referendari rimanderà, per l´affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000. Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione. Inoltre, si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.
Vogliamo togliere l´acqua dal mercato e i profitti dall´acqua.
Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
Per garantirne l´accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.
Per conservarlo per le future generazioni.
Il costituendo Comitato provinciale